Come si esegue una corretta accordatura del pianoforte?
Come accordare il pianoforte
Che si abbia un pianoforte a coda oppure verticale, accordarlo sapientemente è un’azione imprescindibile per il suo giusto funzionamento. L’accordatura di un pianoforte si rende necessaria periodicamente e in generale è consigliabile almeno una volta all’anno, dal momento che un pianoforte è uno strumento musicale estremamente sensibile, sia all’usura nel tempo, sia all’umidità e ad eventuali spostamenti. Ovviamente, servono degli strumenti specifici per potere accordare un pianoforte e questi possono essere vari, a meno che non si faccia ricorso ad un software accordatore:
- Chiave per accordare pianoforte: nello specifico, è una chiave con una testa variabile, che dipende dal diametro delle caviglie del piano. Ha una forma che può variare, infatti può essere una chiave quadrata, rettangolare o a stella;
- Un diapason;
- Accordatore automatico per pianoforte: si tratta di uno strumento alternativo al diapason, che permette di accordare il pianoforte per l’appunto in maniera automatica, dando la perfetta frequenza del LA, che è fissata in modo standard a 440 Hz;
- Cunei oppure strisce di feltro: questi servono a bloccare le due corde di una nota, in modo da regolare la terza della stessa nota.
È quindi evidente che si rende fondamentale l’utilizzo di strumenti adatti, diretti necessariamente all’accordatura del piano, altrimenti il rischio è quello di usurare il pianoforte in maniera irreparabile. Innanzitutto, per effettuare una buona accordatura, bisogna partire da una serie di precauzioni fondamentali, che permettono di portare a termine un buon lavoro: il piano deve essere protetto da eventuali fonti di luce, di calore o di umidità, dal momento che come si è detto è uno strumento estremamente sensibile.
Inoltre, è bene effettuare l’accordatura in un clima di totale silenzio e calma, armandosi di guanti per evitare di farsi del male e poi prestare la massima attenzione a non danneggiare nessun componente del piano, maneggiando il tutto con cura, dalle corde, ai cunei, ai martelletti.
Ma nello specifico, come si effettua l’accordatura di un piano? Il processo che permette di accordare un piano può essere diviso in vari step, che elenchiamo qui di seguito e da seguire con la massima cura e attenzione:
- Spingere il pedale di destra;
- Mettere due cunei in posizione adiacente rispetto alla corda che si vuole accordare;
- Effettuare l’accordatura del La centrale, ovvero il La a 440 Hz;
- Girare le caviglie con un colpo deciso, senza esitare, posizionandole ad ore 13;
- Suonare la nota che si desidera rilasciando al contempo il pedale, per evitare che le altre corde vibrino;
- Fare riferimento all’accordatore automatico per determinare se la nota è troppo alta o è troppo bassa;
- Procedere allo stesso modo con tutte le note dell’ottava di mezzo al centro della tastiera del piano;
- Passare poi all’ottava superiore e successivamente a quella inferiore: è necessario procedere in questo modo proprio per avere una migliore stabilità di accordatura;
- Paragonare tutte le note accordate delle diverse ottave;
- Accordare le note restanti ad orecchio.
Quali tipi di accordatura ci sono
In generale vi sono diversi tipi di accordatura pianoforte a cui si può ricorrere. Infatti, un’alternativa è utilizzare il metodo aurale, oppure ci si può appoggiare ad uno strumento tecnologico, come per esempio un’applicazione o un software.
Per quanto riguarda la frequenza, oggi lo standard è l’accordatura del pianoforte 440, ma vi è anche l’accordatura pianoforte 442; si tratta di un tema tutt’ora molto dibattuto, perché nel corso degli anni questi valori sono mutati molto e non vi è una regola fissa ed unanime al riguardo.
Utilizzando uno strumento elettronico, come per esempio un software apposito o un’applicazione, basterà suonare la nota e registrarla: lo strumento elettronico andrà ad elaborare l’eventuale inarmonicità della nota e provvederà a calcolare le frequenze più appropriate. Se, invece, si segue il classico metodo aurale, allora si seguiranno i 10 step sopra descritti, effettuando il cosiddetto “centro”. Una volta effettuata l’accordatura, il compito dell’accordatore non è terminato: infatti, si rende necessaria un’altra operazione chiamata intonazione: si tratta di sistemare i vari martelletti del pianoforte, smontandoli uno ad uno e rinnovando le varie fibre del feltro. Ricapitolando, le modalità di accordatura possono essere:
- Metodo aurale, ovvero il metodo detto anche “ad orecchio”;
- Software accordatore: oggi, grazie ai passi avanti nella tecnologia, vi sono dei software particolarmente avanzati che permettono di effettuare l’accordatura e che rappresentano un’alternativa alla più classica accordatura aurale. Sono rilevanti perché possono essere un valido aiuto per il lavoro dell’accordatore, poiché semplifica il lavoro e lo alleggerisce in modo sensibile;
- Accordare pianoforte app: oggi l’accordatura del proprio pianoforte è resa ulteriormente semplice grazie a varie applicazioni scaricabili sul proprio smartphone. Nello specifico, si tratta di applicazioni che permettono di identificare le frequenze sonore attraverso il microfono, indicando in modo preciso la nota in questione. Questi tipi di applicazioni poi sono particolarmente versatili perché possono essere utilizzati non solo per il piano ma anche per tutti gli altri strumenti musicali. In genere, comunque, le funzioni di app simili sono varie e sono anche molto precise.
Accordatura fai da te o professionale?
Generalmente, per accordare il proprio pianoforte ci si rivolge ad un professionista del settore, che sappia quindi maneggiarlo con cura senza danneggiarlo, effettuando un’accordatura professionale. Allo stesso tempo, però, vivendo nell’era di internet si possono reperire con grande facilità dei tutorial che ci mostrano passo passo come effettuare un’accordatura fai da te, in modo efficiente ed in totale autonomia: questo è reso possibile anche dalla creazione di varie app per accordatura, che rendono questo processo alla portata di tutti.
Per potere accordare da soli un pianoforte, comunque, è necessario avere l’orecchio assoluto, oltre a delle buone conoscenze in ambito musicale come l’armonia e i vari accordi, altrimenti è impossibile determinare se l’accordatura sia stata effettuata in modo soddisfacente o meno.
Se si pensa di effettuare da sé l’accordatura del proprio pianoforte semplicemente per risparmiare del denaro, allora ci si sbaglia: infatti, per accordare un piano servono degli strumenti adatti e quindi ciò comporta comunque un dispendio di denaro, in un modo o nell’altro. Questo senza contare ovviamente l’inesperienza se si tratta della prima volta e del tempo che si spenderà per cercare di capire come effettuare l’accordatura nel modo corretto.
In generale, i prezzi per l’accordatura di un piano variano dalla tipologia: i prezzi variano dai 90 ai 150 euro, per un tempo di lavoro che va dalle 2 alle 3 ore. Insomma, si tratta di una cifra non proibitiva, che dà il vantaggio di fare affidamento completo su un esperto che sa esattamente quello che sta facendo, per questo è consigliabile sempre e comunque rivolgersi ad un professionista. Difatti, il fai da te comporta una serie di rischi: non solo si possono creare dei danni irreversibili, ma questi possono comportare come conseguenza una spesa ancora maggiore rispetto a quanto si sarebbe speso in prima battuta se ci si fosse rivolti subito ad un accordatore professionista.
Il pianoforte è uno strumento musicale completamente differente da tutti gli altri e come tale richiede delle cure speciali, su misura; la corda non deve essere solo tirata in modo adeguato, ma deve essere anche assestata correttamente ed è proprio qui che risiede la criticità. Per tutti questi motivi, quindi, è meglio non improvvisarsi accordatore, ma anzi rivolgersi ad un esperto che di sicuro vi lascerà soddisfatti del risultato finale.